Muri che parlano di noi

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Venezia, accademia di Bellle Arti , esposizione fine anno 2013

Dicono che il passaggio dalla preistoria alla storia, per ogni popolo, avvenga attraverso l’ elaborazione della scrittura:  ma cosa si intende esattamente per scrittura?    Se pensiamo all’azione dello scrivere, la prima cosa che ci viene in mente è l’ alfabeto: una sequenza di lettere –  o meglio – grafemi, a cui corrispondono uno o più fonemi; in realtà la storia della scrittura comincia molto prima dell’ avvento dell’alfabeto : gli studi sulla nascita della scrittura comprendono infatti un periodo che va da 60.000 ai 3.000 anni a.C.

Alla luce di questo ragionamento, possiamo quindi affermare che i graffitti siano uno dei passi più significativi lungo il percorso che conduce alla vera e propria scrittura.

L’ analisi dei contenuti delle pitture rupestri , dei graffitti nelle grotte e quant’ altro, notiamo come è insita nella natura dell’uomo comunicare e rendere visibili le proprie emozioni , a prescindere o meno dallo stato di necessità.

Si comunica – attraverso le pitture – non solo un particolare messaggio o emozione, ma la propria presenza in quel contesto per le generazioni che verranno .

Utilizzare per tale scopo supporti naturali come  il muro di roccia di una grotta, stabilisce inoltre l ‘appartenenza  a quel particolare luogo o territorio di una famiglia, di una comunità, una tribù che rimarrà impressa a memoria futura .

Il graffittismo segna un momento straordinario nell’ evoluzione dell’ uomo, il passaggio cioè da una concezione  fissa del tempo, in cui esiste solo l’oggi, alla scoperta di un tempo dinamico, fatto di passto, presente, futuro : in questo momento inizia  la Storia.nell'eradigitale

Ma allora, come mai nell’era digitale, dei video e dei post virali, dove la parola d’ordine è condividere , dove tutto è, prima di tutto media , l’attività dei writers si è intensificata a tal punto nelle nostre città da diventare  un fenomeno di decoro e sicurezza urbana?

https://www.ilgazzettino.it/NORDEST/TRIESTE/trieste_scritte_muri_controlli_multe/notizie/965945.shtml/

E ancora: come sono cambiati gli scenari , i contenuti ,gli slogan dei graffittari negli anni?

 

I muri continuano a parlarci delle nostre paure edelle nostre speranze, i muri tengono traccia della nostra memoria collettiva, de il nostro passato politico ( e calcistico) , i muri sono infine la bacheca  per scarabocchi o per fantasiose firme autoreferenziali, come una riaffermazione di esistenza degna di nota , a prescindere o meno che sia portatrice di significati intrinseci.

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